lunedì 30 luglio 2012

Ufo col Pilota automatico


ASTRONOMO EAMONN ANSBRO: "GLI UFO FENOMENO REALE E PREVEDIBILE"

Il prof. Ansbro vicino all'osservatorio di Boyle
“Abbiamo scoperto che gli Ufo compiono delle orbite determinate attorno alla Terra. Possiamo dimostrare che ciò avviene veramente, indicando in quale luogo preciso, in quale momento preciso, con un margine d’errore di 20 minuti. Sono anni che ci lavoriamo.” è sorridente e rilassato, Eamonn Ansbro, mentre mi racconta non solo di essere sicuro dell’esistenza dei dischi volanti, ma di sapere anche prevederne l’arrivo. Un professore che parla così? Incredibile, ma vero.
Due lauree, un PhD in astronomia- specializzazione sul sistema solare- il direttore del Kingsland Observatory da molti anni è mente e braccio di un progetto che ha denominato SETV, dove la V sta per “visitation”: dunque non una ricerca di segnali di vita extraterrestre intelligente, ma di visite. Perchè gli E.T sono proprio qui, vicino a noi, appena oltre l’atmosfera del nostro pianeta. E sì, ci stanno visitando.
Irlandese, membro della Royal Astronomical Society, il professor Ansbro è stato ospite del convegno del Cun che si è tenuto a San Marino. è qui che l’ho incontrato per discutere con lui di questi studi rivoluzionari che di certo non lo hanno reso molto gradito al mondo accademico. Quasi tutti i suoi colleghi, infatti, sono ancora persuasi che gli Ufo- nella migliore delle ipotesi- siano solo un travisamento di fenomeni naturali. Nella peggiore, invece, sono pure invenzioni. Quando gliel’ho fatto notare, però, non si è scomposto.
“Sfortunamente gli scienziati non hanno mai indagato adeguatamente in questo campo. Dopo 20 anni di ricerche, invece, io posso dire di aver scoperto un aspetto degli Ufo che mostra un evidente contenuto intelligente“, mi risponde. No, per Ansbro gli Ufo non sono errori o fantasie: questi oggetti misteriosi che solcano i cieli di tutto il mondo sono invece maledettamente concreti, reali, extra-umani e molto affascinanti.
Nell’intervista , che andrà in onda il prossimo 8 agosto in seconda serata su Italia 1, il professore ha spiegato il primo risultato dei suoi studi, ovvero l’individuazione di vere e proprie rotte lungo le quali questi mezzi spaziali alieni si muoverebbero. Rotte che seguono, secondo Ansbro, un principio diverso da quello dei nostri satelliti artificiali e che passano- udite udite- anche su alcune città italiane.

Dunque, come funziona?

"Siamo pionieri in questo campo di ricerca. Abbiamo scoperto queste orbite attorno alla Terra e siamo in grado di dimostrare, per la prima volta, che gli Ufo compiono una propria opera di controllo e sorveglianza su quello che avviene sul nostro pianeta. In un certo modo avviene come durante la missione Apollo degli anni ’60: c’è un’astronave-madre, poco visibile o del tutto nascosta, che emette un certo numero di oggetti volanti nella bassa atmosfera. è per questo che ogni tanto le persone li vedono. Poi in un’altra orbita la stessa astronave oppure una diversa recupera le sonde robotiche liberate prima. Questo è il motivo per il quale l’operazione è breve e così l’osservazione dei testimoni può durare da 1 fino ad un massimo di 30 minuti."

Nessun dubbio allora: questi Unidentified flying objects- gli Ufo- sono dunque di origine aliena? Ne è sicuro?

"Sì, ora ne siamo praticamente sicuri. Ci sono voluti molti anni per capirlo, abbiamo dovuto elaborare equazioni e formule matematiche, ma ora abbiamo anche individuato il loro metodo di comunicazione. Abbiamo recentemente scoperto infatti che non comunicano utilizzando fonti luminose o segnali radio: niente di tutto ciò. Utilizzano un sistema davvero incredibile perché ricorrono ai messaggi telepatici. Al momento pensiamo che esista una tecnologia particolare all’interno delle astronavi, non ne conosciamo la forma, stiamo provando ad immaginarla. Alcuni piccoli gruppi di scienziati ci stanno lavorando, la gente può crederci o no."

Insomma, uno scenario in stile Spielberg. Facile immaginare come il resto della comunità scientifica abbia accolto questa azzardata teoria …

"Undici anni fa abbiamo presentato la nostra ricerca al SETI, negli Stati Uniti, e abbiamo avuto molto problemi. Non perché gli scienziati non la capissero, ma perchè non potevano accettarla. Abbiamo mostrato i dati, nei dettagli, con ben 40 dimostrazioni. Abbiamo sfidato la comunità scientifica e alla fine, con molte difficoltà, siamo riusciti a pubblicare le nostre ricerche. Il Seti ha una visione molto ristretta, tutta focalizzata sui ricettori radio di Houston. Ma lo spettro della realtà è molto più ampio! Non ci sono solo le onde radio o quelle luminose.
Loro invece pensano che una civiltà extraterrestre debba comunicare solo via radio. Non puoi pensare così, dovrebbero avere un livello evolutivo decisamente basso se comunicassero in questo modo e invece gli extraterrestri sono molto più avanti di noi. Questi esseri sono centinaia di migliaia di anni oltre, sono molto evoluti come razza- anche se, ovviamente, la mia è un’ipotesi. E stanno esplorando, come lo facciamo noi nel sistema solare. Solo che loro esplorano centinaia di stelle.
Anche il concetto di viaggi interstellari è rimasto chiuso all’interno della mentalità degli anni ’60. Ci siamo fermati all’Equazione di Drake, definita nel 1961, che limita però la visione perchè è vincolata alla velocità della luce. In virtù di questa legge, gli E.T non potrebbero arrivare da noi. Ma le più recenti ricerche degli ultimi 10 anni hanno dimostrato che è possibile, invece: possiamo andare alla velocità della luce, grazie ai buchi neri, ai tunnel quantistici e così via. Non è sorprendente ciò che sta accadendo adesso, ma per ora riusciamo a comprenderlo poco."

Gli UFO effettuerebbero orbite continue per controllare l'attività sulla Terra
Si scalda mentre parla, il professor Ansbro: si vede che l’argomento gli sta davvero a cuore. La telecamera che lo riprende deve seguirlo mentre si sposta da un lato all’altro, gesticolando vistosamente con le mani. Sicuramente, le sue parole non lasciano indifferenti. Allora cerco di andare più in profondità: gli Alieni, secondo lui, ci guardano, meglio, ci sorvegliano.
Qual è lo scopo di questa osservazione capillare?

"Svolgono una funzione di controllo, di sorveglianza automatica in vari modi. Vogliono registrare qualsiasi cosa facciamo, come fanno gli antropologi nei confronti di una tribù indigena mai vista prima. Li osservano da lontano, poi pian piano provano ad avvicinarsi, ma nel contempo anche gli indigeni vedono l’antropologo ed è possibile che dopo un po’ avvenga l’incontro, ma a tempo debito. Sta alla nostra società fare uno sforzo genuino per incontrare gli Alieni, affinchè avvenga un contatto. Sì, penso che avverrà solo se facciamo questo sforzo Allora si faranno avanti."

Ok, il concetto è chiaro: gli Alieni vogliono sapere tutto, ma proprio tutto di noi. Ancora, però, mi sfugge il motivo: perchè siamo così interessanti? Cos’ha il nostro pianeta o la nostra civiltà di così speciale? Una vera risposta non c’è, visto che anche il professore si difende con una frase di circostanza. "Perché no? Noi viaggiamo, siamo una razza curiosa e loro sono curiosi riguardo a noi." Insisto: questa sorveglianza è una novità recente oppure c’è stata anche nel passato? Nella storia antica gli Alieni sono già venuti a farci visita?

Con un grande sorriso l’astronomo mi risponde: "Non ne sarei affatto sorpreso se fosse già accaduto. Noi possiamo mostrare dati che risalgono al 1880. Abbiamo collezionato centinaia di rapporti di avvistamenti Ufo, di questi ne abbiamo usati 1300 dei più credibili, con molteplici testimoni oculari, filmati e così via. Li abbiamo usati per tracciare le rotte e i cicli che si nascondono dietro gli avvistamenti. Abbiamo tracciato dei veri e propri grafici temporali con il computer, esistono programmi informatici con tutte queste attività, che spiegano come ciò avvenga. L’abbiamo provato molte volte e funziona, abbiamo persino registrato un avvistamento con una tv!"

Questa è bella: come, un Ufo ripreso su appuntamento? Ansbro me lo conferma. "Esatto, l’abbiamo dimostrato sulla tv nazionale: abbiamo detto ai media l’ora e il punto esatto di un passaggio e loro l’hanno registrato. Hanno ripreso un Ufo." Ma le mie speranze di fare il bis vanno deluse: alla mia richiesta di indicarmi un nuovo appuntamento (per la tv italiana, stavolta…) il professore glissa: "Non posso dirlo all’istante, devo fare dei calcoli…" Peccato.

Comunque, a sentire lui, i suoi studi provano senza ombra di dubbio il passaggio frequente e prevedibile di questi oggetti volanti non identificati. Dove le loro orbite si intersercano, si verifica una più alta concentrazione di avvistamenti. Ecco perchè in alcuni luoghi si vedono più Ufo che in altri: le rotte passano proprio da lì.
Succede ovunque, in tutto il mondo?

"Sì, l’hai detto, accade ad esempio in Sud America. Noi abbiamo scoperto ben 660 orbite che tagliano l’equatore, ci sono centinaia di intersezioni. E come funzionano? Gli scienziati spaziali pensano che si debbano seguire delle orbite circolari intorno alla Terra, come per i nostri satelliti artificiali. Noi, invece, pensiamo che i mezzi extraterrestri non utilizzino le stesse traiettorie convenzionali dei satelliti. Le loro orbite sono sincronizzate con la rotazione della Terra, come in un reticolato… è molto intelligente, è un sistema che non ci saremmo nemmeno mai sognati. Abbiamo provato per anni, con molti fallimenti. Tutti dicevano: perché provare? Non funzionerà. E invece funziona, come abbiamo specificato 11 anni fa nel nostro studio."

Se accade ovunque, allora avviene anche dalle parti nostre, in Europa e ovviamente in Italia.
Quali sono esattamente i luoghi migliori per filmare un bell’Ufo all’orizzonte?

"Ci sono molte orbite in Irlanda, nel Regno Unito, nel nord Italia. Ad esempio a Venezia, Torino, ma anche a Roma. Siamo stati in grado di calcolare la velocità degli UFO: è mach 30, è disumano, lo so, noi possiamo resistere forse fino a mach 8. è incredibile, ma è come la rivoluzione copernicana: per tanti anni la gente non riusciva a capirla."

Le parole di Eamonn Ansbro impressionano. Chi le pronuncia ha lauree e specializzazioni, ha un certo prestigio a livello internazionale: non è pensabile che si stia esponendo in modo così esplicito senza avere le prove di quanto afferma.
Ma se colpisce noi, chissà quanto debba sconvolgere gli altri astronomi…

"All’interno del mondo scientifico esistono vari dipartimenti- astronomia, astrofisica, fisica- e i professori si occupano solo della materia di loro competenza. Se introduci qualcosa che è assolutamente al di fuori di queste suddivisioni, è praticamente impossibile che accettino di indagare. Ci abbiamo provato, ma…" dice sconsolato allargando le braccia. Poi riprende: "Spero vivamente però che i tempi stiano cambiando. Ora abbiamo una grande opportunità. Io ho presentato i miei dati alle agenzie spaziali europee, in un altro convegno dedicato all’astrobiologia. Penso tuttavia che esista una concezione paradigmatica che non è in grado di integrare questi argomenti. C’è una zona di comodo per alcuni scienziati, come per quelli del SETI, ad esempio. Quando cercano segnali provenienti da stelle molto distanti o quando ipotizzano forme di vita su altri pianeti. Non si relazionano mai- e sarebbe la scoperta più grande- con qualcosa che può essere vicino a noi, anche qui in Italia ad esempio, forse anche a San Marino. è un pensiero scomodo, per alcuni scienziati sarà molto difficile integrare questa realtà.
Questo è il motivo per il quale io personalmente non penso che accadrà. Conosco scienziati che hanno esposto teorie coraggiose nell’ambito della fisica, sono 30 anni avanti rispetto al loro tempo, ma questo non è accettabile per gli altri ricercatori, perché non sono al pari con gli studi di fisica. Quindi ora tu magari ti chiederai se sono frustrato. No, non lo sono. Penso che quando capisci il paradigma che c’è là fuori, finisci per rispettare la situazione."

Un po’ rassegnato, allora, Professore? Forse sì. Ma nello stesso tempo battagliero, quando prefigura un cambio di mentalità che deve partire dal mondo civile prima ancora che dal mondo politico. Consapevole come è che molti governi non si possono permettere rivelazioni in materia aliena: l’argomento è pericoloso, troppo estremo per aspettare una presa di posizione ufficiale. Ma potrebbero esserci delle sorprese…

Per Ansbro non dobbiamo avere paura degli UFO
"Sì, ma credo che il punto di rottura non verrà dagli Stati Uniti. Noi pensiamo che tutto accada lì, invece potrebbe arrivare dalla Cina, potrebbero farlo i Paesi più aperti rispetto a questo argomento. Come il Cile, come il Brasile. Sanno che è tutto reale, sanno che c’è un contatto. Anche i Francesi stanno vivendo un rapporto frustrante con gli Americani."

"Conosci Alain Boudier?" , mi chiede, citando il presidente della commissione Sigma/3af (costola della Association Aéronautique et Astronautique de France ) che due anni fa ha diffuso un resoconto dettagliato su vari avvistamenti Ufo definendoli “reali e di possibile origine extraterrestre”.

Ebbene, mi assicura Ansbro, Boudier e i suoi sono rimasti molto delusi dal comportamento di Washington. "Hanno parlato con i generali, hanno fatto degli incontri, hanno portato i dati, ma niente, non ne vogliono sapere. Però so anche che i Francesi vogliono andare avanti nelle indagini. Quindi la verità arriverà fuori dagli Usa."

Allora cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro? Se non saranno i Governi ad ammettere verità nascoste, saranno forse proprio loro, gli E.T., a palesarsi al mondo, cancellando censure, veti e segreti di Stato? è una possibilità- mi dice l’astronomo irlandese- ma ad una condizione…

"Una cosa è l’approccio scientifico, un’altra è il nostro atteggiamento. Penso che dobbiamo diventare più aperti per accettare questa realtà. Le persone devono fare uno sforzo perché nasca una partnership con gli Extraterrestri. Solo allora si avvicineranno. Ci sono le prove, lo dicono migliaia di rapporti nella storia. Abbiamo visto migliaia di casi particolarmente interessanti. Abbiamo scoperto che quando si vede un vero Ufo, se qualcuno eccitato pensa “oh è straordinario, lo voglio vedere più da vicino!”, si crea una connessione telepatica e gli Ufo vengono più vicini; mentre invece se non sei pronto, se hai paura, se ne vanno via.
La stessa cosa accade con il tuo cane o il tuo gatto a casa: c’è una relazione che va sviluppata, più ti relazioni col tuo gatto, usando i pensieri o gli sguardi, più comunichi. Così accade con gli Ufo. Credo che potremmo essere pronti al contatto. Se ci uniamo, nel modo giusto, in modo non politico, potrebbe funzionare. è da qualche anno che stiamo facendo dei test, ma ancora in modo molto blando. In ogni caso dobbiamo preoccuparcene, dobbiamo prepararci in modo appropriato, in modo scientifico e a livello di comunicazione.
Perchè dopo 20 anni di ricerche, posso affermare che questi esseri riescono a scannerizzare ogni singola persona: se hai paura- e nelle nostre società, ce ne è tantissima- la riconoscono. Da parte loro, invece, non ce n’è. Credo che vorrebbero davvero entrare in contatto con noi."

Sabrina Pieragostini

UN ANZIANO MAYA PARLA DEL 2012: IL VERO SIGNIFICATO




Tutto il tam tam mediatico sul 2012, l’apocalisse profetizzata e la fine del mondo ha preso spunto dal Calendario Maya. Ma molto è stato frainteso, strumentalizzato e piegato ad altri fini. Ecco cosa dice un anziano vivente della Tradizione Maya a proposito del Calendario, di questa epoca storica, delle dinamiche sottili e profonde in corso di svolgimento. Jervè.
“Stiamo vivendo nell’era più importante dei calendari e delle profezie Maya. Tutte le profezie del mondo, tutte le tradizioni stanno convergendo. Non c’è tempo per i giochi. “
Carlos Barrios, Maya anziano e Ajq’ij è un sacerdote cerimoniale e guida spirituale del Clan dell’Aquila. Carlos ha aperto un’inchiesta sui diversi calendari Maya circolanti. Carlos, insieme al fratello Gerardo ha studiato con molti insegnanti e ha intervistato quasi 600 anziani della tradizione Maya per ampliare il loro campo di conoscenze.
Carlos ha scoperto che c’erano diverse interpretazioni contrastanti dei geroglifici Maya, petroglifi, Libri Sacri ‘Chilam Balam’ e vari testi antichi ed ha trovato alcune parole forti per coloro che possono aver contribuito alla confusione.
Carlos Barrios: “Gli antropologi visitano i templi, leggono le iscrizioni e inventano storie sui Maya, ma non leggono i segni correttamente. E ‘solo la loro immaginazione. Altre persone scrivono profezie in nome dei Maya. Dicono che il mondo finirà nel dicembre 2012. Gli anziani Maya sono arrabbiati con questo. Il mondo non finirà. Si trasformerà “.
“Non siamo più nel mondo del Quarto Sole, ma non siamo ancora nel Mondo del Quinto Sole. Questo è il tempo di mezzo, il tempo di transizione. Mentre attraversiamo la transizione vi è una colossale convergenza globale di distruzione ambientale, caos sociale, guerre e cambiamenti della Terra in corso. ”
E continua: “L’umanità continuerà, ma in modo diverso. Le strutture materiali cambieranno. Da questo avremo l’opportunità di essere più umani. Stiamo vivendo nell’era più importante dei calendari e delle profezie Maya. Tutte le profezie del mondo, tutte le tradizioni stanno ora convergendo. Non c’è tempo per i giochi. L’ideale spirituale di questa era è l’azione. ”
Carlos ci dice: “Gli indigeni hanno i calendari e sanno interpretare con precisione – e non altri. Nei calendari Maya la comprensione di tempo, stagioni e cicli ha dimostrato di essere vasta e sofisticata. I Maya comprendono 17 diversi calendari, come la Tzolk’in o Cholq’ij, alcuni dei quali tracciano con precisione il tempo in un arco di oltre dieci milioni di anni.
“Tutto era stato previsto dai cicli matematici dei calendari Maya. Cambierà, tutto cambierà. I calendari Maya visualizzano il 21 dicembre 2012  come data di una rinascita, l’inizio del Mondo del Quinto Sole. Sarà l’inizio di una nuova era derivante dal significato e dal meridiano solare che attraversa l’equatore galattico della Terra che si allinea con il centro della galassia. ”

Al sorgere del sole il 21 dicembre 2012 per la prima volta in 26.000 anni il Sole sorge congiuntamente all’intersezione della Via Lattea e il piano dell’eclittica. Questa croce cosmica è considerata una forma di realizzazione dell’Albero Sacro, l’Albero della Vita, un albero ricordato in tutte le tradizioni spirituali del mondo.

Alcuni osservatori dicono che questo allineamento con il cuore della galassia, nel 2012 aprirà un canale di energia cosmica che fluirà verso la Terra, che farà pulizia di tutto ciò che si sofferma su di essa, alzando tutto ad un livello superiore di vibrazione. Carlos ci ricorda: “Questo processo è già iniziato. Il cambiamento sta accelerando ora e continuerà ad accelerare. Se il popolo della Terra può arrivare a questa data 2012 in buona forma, senza avere distrutto troppo della Terra, salirà a un nuovo livello superiore. Ma per arrivarci, dobbiamo trasformare le forze enormemente potenti che cercano di bloccare la strada.”
La data specificata nel calendario del solstizio d’inverno nel 2012 non segna la fine del mondo. Molte persone esterne stanno scrivendo del calendario Maya sensazionalizzando questa data, ma non lo so. Quelli che sanno sono gli anziani indigeni cui è affidata la custodia della tradizione.
Carlos ci dice: “L’economia è una finzione. Il primo quinquennio tratto di transizione da agosto 1987 ad agosto 1992 è stato l’inizio della distruzione del mondo materiale. Abbiamo progredito dieci anni più profondamente nella fase di transizione ormai, e molte delle cosiddette fonti di stabilità finanziaria sono infatti vuote. Le banche sono deboli. Questo è un momento delicato per loro. Possono bloccarsi a livello globale, se non prestiamo attenzione. Ora, la gente sta prestando attenzione.”
Il poli nord e sud sono entrambi sul punto di rottura. Il livello dell’acqua oceanica è destinato ad aumentare. Ma allo stesso tempo la terra nel mare, soprattutto vicino a Cuba, è destinata ad innalzarsi. Carlos racconta una storia sulle cerimonie maya più recenti sul Capodanno in Guatemala. Ha detto che un rispettato anziano Mam, che vive solitario tutto l’anno in una grotta sui monti, ha fatto un viaggio a Chichicastenango per parlare con la gente durante la cerimonia. L’anziano ha consegnato un messaggio semplice e diretto. Ha esortato gli esseri umani a riunirsi a sostegno della vita e della luce.
“In questo momento ogni persona o gruppo sta andando per la sua strada. L’anziano delle montagne ha detto che c’è speranza se le persone della luce possono incontrarsi e unirsi in qualche modo. Viviamo in un mondo di polarità – giorno e notte, uomo e donna, positivo e negativo. Luce e oscurità hanno bisogno l’uno dell’altro. Si tratta di un equilibrio.”
“Proprio ora il lato oscuro è molto forte e molto chiaro su quello che vogliono. Hanno la loro visione e le loro priorità ben mantenuta, e anche la loro gerarchia. Stanno lavorando in molti modi così che saremo in grado di connettersi con la spirale del mondo di Quinto Sole nel 2012.”
“Sul lato della luce ognuno pensa di essere il più importante, e che le loro proprie comprensioni, o intese del loro gruppo, sono la chiave. C’è una diversità di culture e opinioni, quindi c’è concorrenza, non c’è diffusione, e nessun obiettivo unico.”
Carlos ritiene che il lato oscuro lavora per bloccare l’unità attraverso la negazione e il materialismo. Funziona anche per distruggere coloro che stanno lavorando con la luce per portare la Terra ad un livello superiore. Amano l’energia del mondo vecchio e in declino del Quarto Sole, il materialismo. Non vogliono che cambi. Non vogliono l’unità. Vogliono rimanere a questo livello, e hanno paura del livello successivo.
Il potere oscuro del mondo in declino quarta non può essere distrutto o sopraffatto. E ‘troppo forte e chiaro per questo, e questa è la strategia sbagliata. L’oscurità può solo essere trasformata quando si confronta con semplicità e apertura di cuore. Questo è ciò che conduce all’unità, un concetto chiave per il Mondo del Quinto Sole..
Carlos ha detto l’era emergente del Quinto Sole richiamerà l’attenzione ad un elemento tanto trascurato. Considerando che i quattro elementi tradizionali della Terra, Aria, Fuoco e Acqua hanno dominato varie epoche nel passato, ci sarà un quinto elemento fare i conti con il tempo del Quinto Sole – tale elemento è l’ETERE’.
Il dizionario definisce l’etere come un “ipotetica sostanza dovrebbe occupare tutto lo spazio, postulato per spiegare la propagazione delle radiazioni elettromagnetiche attraverso lo spazio.” Forse potrebbe essere definito come lo “spazio tra spazio”. Vorrei suggerire che potrebbe essere manifesta come l’allineamento di particelle cariche del nostro sistema solare (Sun), e la nostra galassia (Via Lattea). L’elemento etere rappresenta l’energia spirituale.
“L’elemento del Quinto Sole è celestiale. Nell’ambito di Ether ci può essere una congiunzione delle polarità. Non più oscurità o luce nelle persone, ma una unità sollevata. Ma in questo momento il regno delle tenebre non è interessato a questo. Sono organizzati per bloccarlo. Cercano di squilibrare la terra e il suo ambiente in modo che saremo impreparati per l’allineamento nel 2012. ”
“Dobbiamo lavorare insieme per la pace, e l’equilibrio con l’altro lato. Abbiamo bisogno di prenderci cura della Terra che ci nutre e protegge. Abbiamo bisogno di mettere tutta la nostra mente e il cuore nel perseguire l’unità e l’unità ora, ad affrontare l’altro lato e preservare la vita. ”
“Siamo turbati – non possiamo più giocare. Il nostro pianeta può essere rinnovato o devastato. Ora è il tempo di risvegliarsi e agire. Ognuno è necessario. Non sei qui senza una ragione. Chiunque è qui ora ha uno scopo importante. Questo linguaggio è duro, ma il momento è speciale. Abbiamo l’opportunità di crescita, ma dobbiamo essere pronti per questo momento nella storia “.
Carlos dice: “I cambiamenti profetizzati stanno per accadere, ma il nostro atteggiamento e le azioni determinano in che modo duro o lieve lo saranno. Abbiamo bisogno di agire, di apportare modifiche, e di eleggere le persone a rappresentarci che capiscono e che prenderanno l’azione politica di rispettare la Terra “.
“La meditazione e la pratica spirituale sono buone, ma anche l’azione. E ‘molto importante essere chiari su chi siamo, e anche sulla nostra relazione con la Terra. Svilupparsi secondo la propria tradizione e la chiamata del proprio cuore. Ricordate di rispettare le differenze, ma lottare per l’unità. Mangiate saggiamente – un sacco di cibo è corrotto sia in modo sottile che grossolano. Prestate attenzione a ciò che sta assumendo nel vostro corpo. Imparate a conservare il cibo, e per risparmiare energia. Imparare alcune tecniche di respirazione buone, in modo da avere padronanza del vostro respiro. Siate chiari. Seguite una tradizione con radici grandi. Non è importante quale tradizione, il vostro cuore vi dirà, ma deve avere grandi radici. ”
“Viviamo in un mondo di energia. Un compito importante in questo momento è quello di imparare a sentire o vedere l’energia di tutto e di tutti – persone, piante, animali. Questo diventa sempre più importante, come ci avviciniamo al Mondo del Quinto Sole, perché è associato con  l’elemento ‘etere’  il regno in cui l’energia vive e si intreccia. Andate nei luoghi sacri della Terra a pregare per la pace, e abbiate rispetto per la terra che ci dà il nostro cibo, vestiti e riparo. Abbiamo bisogno di riattivare l’energia di questi luoghi sacri. Questo è il nostro lavoro “.
“Una tecnica di preghiera semplice ma efficace è quello di accendere candele di colore bianco o candele baby-blu. Pensate un attimo in pace. Dite la vostra intenzione alla fiamma ed inviate la luce di esso al leader che hanno il potere di fare la guerra o la pace “.
Carlos ci ricorda questo è un momento di cruciale importanza per l’umanità e per la Terra. Ogni persona è importante.
Ha detto che gli anziani hanno aperto le porte in modo che altre razze può venire verso il mondo Maya per ricevere la tradizione. “I Maya hanno a lungo apprezzato e rispettato il fatto che ci sono altri colori, altre razze e altri sistemi spirituali. Sanno che il destino del mondo Maya è legato al destino del mondo intero. ”
“La più grande saggezza è nella semplicità. Amore, rispetto, tolleranza, condivisione, la gratitudine, il perdono.Non è complesso o elaborato. La vera conoscenza è libera.E ‘codificata nel vostro DNA. Tutto ciò che serve è dentro di voi. Grrandi Maestri hanno detto che fin dall’inizio. Trova il tuo cuore e troverai la tua strada “.
fonte http://www.iconicon.it/blog/2012/07/anziano-maya-parla-del-2012/

venerdì 27 luglio 2012

Notizia di giovedì 19 aprile 2012 : un pò vecchia ma potrebbe darci un modo di uscire dalla crisi



L’Argentina nazionalizza il petrolio, investitori stranieri nel panico!
La presidentessa argentina Cristina Kirchner ha annunciato questo pomeriggio che prenderà il controllo della compagnia del petrolio YPF, filiale del gruppo spagnolo Repsol. In un intervento nella Casa Rosada il capo dell’esecutivo argentino ha annunciato “l’esproprio” del 51% delle azioni della compagnia che passeranno nelle mani del governo: il 49% di questa fetta sarà distribuito tra le province produttrici di petrolio, il 51% resterà allo Stato centrale. I dettagli dell’iniziativa, annunciati da una voce registrata in mezzo ai cori da stadio peronisti nella sede del governo, lascia a bocca aperta la Spagna in cui è in corso un vertice di crisi per studiare una risposta.

Il governo argentino, la cui decisione è stata preceduta da mesi di voci e inchieste giornalistiche, non ha giustificato la misura come «una questione di interesse nazionale»: nel 2010 il paese si è visto obbligato a importare combustibili per un totale di 10 miliardi di dollari. La decisione è stata presentata sotto il titolo altisonante di «Sovranità degli idrocarburi della Repubblica Argentina» ed è stata giustificata con il fine del «raggiungimento dell’autosufficienza». Secondo Kirchner, «l’Argentina è l’unico paese d’America che non gestisce le proprie risorse naturali». L’annuncio arriva dopo mesi di pressioni del governo argentino su Repsol: La Kirchner punta il dito sulla mancanza di investimenti della compagnia sul territorio che sarebbe la causa della caduta della produzione.

L’esproprio riguarda il 51% della totalità di YPF che corrisponde esattamente alla quota di Repsol. La restante proprietà rimarrà in mano della famiglia Eskenazi e di altri piccoli investitori.

Ma per capire a fondo questa storia è necessario ricordare l’acquisizione: nel 1999 Repsol decise di scommettere sulla internazionalizzazione e comprò il gruppo YPF per 13 miliardi 437 milioni di euro, un prezzo nemmeno pronunciabile se tradotto nelle antiche pesetas. Eppure anche il Financial Times allora premiò il presidente del gruppo, Alfonso Cortina, per aver condotto la fusione dell’anno. Come è facile da immaginare l’acquisizione fu un duro colpo per l’opinione pubblica , tanto che il successore di Cortina, Antonio Brufau, dovette compiere enormi sforzi per mantenere gli equilibri all’altro lato dell’oceano. Il gruppo Petrersen (della famiglia Eskenazi) fu scelto nel 2008, con il consenso del governo che mantenne diritto di veto, per argentinizzare la gestione, ed estese la sua quota al 26%. L’inizio della fine è stato un lento deterioramento delle relazioni del governo Kirchner con la famiglia proprietaria di Petersen.

I tentativi di salvare il salvabile da parte spagnola sono stati numerosi, tanto da fare intervenire in un’occasione il capo dello Stato (il re Juan Carlos) per contenere i danni. YPF rappresenta un quarto dell’utile operativo di Repsol, che non può attualmente reggere il colpo dell’esproprio. Nell’intervento alla Casa Rosada, Kirchner ha fatto riferimento a un articolo apparso negli ultimi giorni sulle pagine del quotidiano spagnolo El País in cui si riportavano questi dati e si accusava «la politica economica del governo con aumenti dei salari superiori al 20% e congelamento delle tariffe e dei prezzi dei prodotti» di essere la causa dei problemi di approvvigionamento energetico argentino. In relazione al testo ha dichiarato che «la presidentessa argentina non risponde a nessuna minaccia». Ha poi rassicurato dicendo che nessun gruppo straniero, che investe in Argentina, deve temere per il proprio futuro. Una rassicurazione che suona più che altro come una minaccia.

Tra gli investitori stranieri in Argentina regna il timore. Il congelamento delle tariffe che non segue l’andamento della crescita dei costi già soffoca il mercato. Ogni gruppo straniero, secondo quanto conferma un insider, ha nel proprio Cda almeno un uomo del governo. In concomitanza di questa azione contro Repsol l’uomo del governo avrebbe insistito affinché i dividendi venissero reinvestiti nel 100% sul territorio. Questo significa che la mano della Kirchner non ha bisogno degli espropri, i metodi di pressione sono variegati. Per quanto riguarda l’Italia, due gruppi del nostro paese gestiscono le reti del gas, sono Camuzzi e Techint, anche se la loro posizione non è nemmeno paragonabile a quella di Repsol.

In Spagna, il quotidiano El País informa questa sera che il presidente del Governo Mariano Rajoy, la vicepresidente dell’Esecutivo Soraya Sáenz de Santamaría e il ministro dell’Industria, José Manuel Soría si sono riuniti in un incontro di emergenza per studiare per reagire all’esproprio. Nel frattempo le azioni di YPF sono cadute del 19% alla borsa di New York.


Fonte:http://www.linkiesta.it/argentina-nazionalizzazione-petrolio#ixzz1sNUgphWZ
Tratto-da:http://www.informarexresistere.fr/2012/04/18/l%e2%80%99argentina-nazionalizza-il-petrolio-investitori-stranieri-nel-panico/#ixzz1sTDPRuL7

Il polmone della Terra sta arrivando al limite!



Le capacita' di resistenza del'polmone' della Terra sta arrivando al limite. E' quanto emerge da una rassegna pubblicata sulla rivista Nature e curata da esperti internazionali che analizzano le trasformazioni in atto nel bacino dell'Amazzonia: i sintomi fanno pensare che gli'attacchi' umani, fino ad ora 'ammortizzati' naturalmente dalla foresta, stiano piegando pericolosamente le resistenze. I cambiamenti registrati ultimamente nella portata dei fiumie nelle precipitazioni potrebbero infatti rappresentare dei pericolosi indicatori d'allarme. Fino ad ora tutti gli studi avevano mostrato una grande 'resilienza', ovvero la capacita' di mantenere l'equilibrio del sistema nonostante l'intervento esterno dell'uomo, alle deforestazioni massicce e agli incendi. La grande foresta mostrerebbe segni di 'cedimento' con modifiche nei cicli dell'energia e dell'acqua in particolare nelle aree sud e orientali. In cinquant'anni, dal 1960 al 2010, il numero di abitanti nella regione amazzonica e' passato da 6 a 25 milioni e la superficie di foresta si e' ridotta di circa il 20% secondo i dati forniti da Greenpeace per cui ad oggi 700 mila km² di Amazzonia brasiliana sono stati distrutti, una superficie superiore a due volte l’Italia. Secondo meteoweb.eu si è ridotta dell'80%! Probabilmente si riferisce solo alla parte sud-orientale. Quello che è assodato o perlomeno dovrebbe è che il polmone verde della Terra sta cedendo sotto gli occhi di tutti.
Nonostante alcuni passi in avanti nel tentativo di preservarla, il disboscamento e' passato da 28.000 chilometri quadrati nel solo 2004 (una superficie superiore della Lombardia) a meno di 7.000 chilometri quadrati nel 2011, tuttavia secondo gli esperti i progressi in questa direzione sono ancora molto limitati e fragili. La combinazione di cause naturali, piu' o meno indotte dall'uomo su scala globale, come il riscaldamento globale e la siccita' sempre piu' frequente, con quelle strettamente 'umane',come deforestazione, inquinamento e incendi, stanno alterando in maniera preoccupante gli equilibri dell'Amazzonia.
Il Senato brasiliano nel dicembre 2011 ha approvato una legge che se entrasse in vigore, esonererebbe gli agricoltori dal pagamento delle multe per la deforestazione illegale effettuata prima del 2008, a patto che si impegnino a recuperare le aree di foresta pluviale che sono state distrutte. Ma i piccoli proprietari terrieri, che possiedono fino a 400 ettari, non dovrebbero pero’ piu’ ripristinare le zone che hanno disboscato illegalmente. Il disegno di legge riduce anche a 30-15 metri di larghezza della fascia di vegetazione originaria che deve essere preservato sulle rive dei fiumi piu’ stretti di 10 metri, una misura che gli ambientalisti dicono aumenti il rischio di disastri naturali, come le alluvioni e le frane. Il nuovo codice dovrebbe anche ridurre l’area di foresta pluviale messa a riserva obbligatoria dall’80% al 50% in quegli Stati in cui le riserve e le terre dei popoli indigeni coprano piu’ del 65% del territorio.
Diversi specialisti indicano nell'aumento della domanda internazionale di soia e di carne la responsabilità maggiore di questa situazione. L’allevamento bovino, che si espande in maniera incrementale dai primi anni settanta è responsabile di gran parte della distruzione del polmone amazzonico.
In Amazzonia - dove ci sono attualmente 100.000 allevamenti di bovini - le piogge torrenziali si abbattono sulle valli senza alberi, erodendo il terreno e trascinando via il suolo fertile. La terra nuda, battuta dal sole tropicale, diviene così inutilizzabile per l'agricoltura. E' stato stimato che ogni ora viene estinta una specie animale, vegetale o di insetti.
McDonald's e Burger King sono due delle molte multinazionali americane che usano veleni letali per distruggere vaste aree della foresta pluviale del Centro America per creare pascoli per il bestiame che sarà poi rivenduto sotto forma di hamburger negli Stati Uniti e per fornire il materiale per l'impacchettamento dei fast-food. (Non ti far ingannare da McDonald's quando dice che usa carta riciclata: solo una piccolissima percentuale lo è. La verità è che vengono tagliati 1.300 kilometri quadrati di foresta solo per rifornirli di carta per un anno. Tonnellate di questa finiscono nell'immondizia delle città dei paesi "sviluppati".)
McDonald's alla fine è stato costretto ad ammettere di usare bovini allevati su terre dove erano state disboscate foreste pluviali, compromettendo la rigenerazione di queste. Considera anche che l'utilizzo di allevamenti da parte delle multinazionali spinge gli abitanti di quelle zone ad andarsene in altre aree e a tagliare ulteriori alberi. McDonald's è il più grande consumatore mondiale di carne bovina.
Ora sembra che McDonald dopo le pressioni dell'opinione pubblica abbia scelto di non acquistare più carne bovina dall'Amazzonia. Ma il fast food americano non é l'unico anche Le tre grandi multinazionali della soia, Archer Daniels Midland, Bunge e Cargill sostengono la distruzione della foresta pluviale amazzonica per produre mangimi animali destinati all' Europa.
Il disboscamento progressivo della Foresta Amazzonica può avere effetti non solo sulla biodiversità del pianeta, ma anche sul suo clima. La foresta, infatti, rappresenta la principale riserva di fotosintesi della Terra. Il vapore acqueo generato dalla vegetazione amazzonica è un fattore importante per la ridistribuzione del calore solare.
A questo si sommano i danni per le popolazioni locali infatti gravi alterazioni dei flussi idrici ed energetici dell’Amazzonia potrebbero ridurre le precipitazioni piovose nel sud-est del Brasile, il motore economico del paese. Le possibili conseguenze comprendono una riduzione dei raccolti e della fornitura elettrica: minori piogge significano minori flussi fluviali; minori flussi fluviali significano una riduzione dell’energia generata dagli impianti idroelettrici e ciò si ripercuoterà su tutte le attività economiche.

http://dioni.altervista.org/dioni_0163.html

Tutti i ghiacci della Groenlandia si stanno sciogliendo!




I satelliti di osservazione della Nasa sulla Groenlandia hanno registrato una drammatica evoluzione: la fusione del ghiaccio a causa di temperature straordinariamente elevate ha toccato il 97% della superficie, un’estensione “senza precedenti” negli ultimi tre decenni, che si è verificata nel giro di soli quattro giorni a partire dall’8 luglio. Normalmente circa la metà della superficie ghiacciata della Groenlandia si scioglie nei mesi estivi, ma la velocità e la dimensione dello scioglimento di quest’anno ha sorpreso gli scienziati – riporta la Bbc online – che l’hanno definita “straordinaria“. Quasi sull’intera superficie ghiacciata della Groenlandia, il cui spessore va aumentando dalle coste verso l’interno fino a una profondità massima di tre chilometri, ha registrato alcuni centimetri di fusione. “E’ un segnale di estrema importanza. Dà il senso di quello che accadrà negli anni a venire“, ha detto un ricercatore della Nasa, Waleed Abdalati. Finora la fusione più ampia mai registrata dai satelliti negli ultimi tre decenni riguardava il 55% della superficie. In periodi precedenti, quando non esisteva l’ausilio dei satelliti, lo scioglimento più significativo avvenne nel 1889, quando raggiunse, come quest’anno, la Summit Station, il punto più alto e più freddo della Groenlandia.


http://www.meteoweb.eu/2012/07/tutti-i-ghiacci-della-groenlandia-si-stanno-sciogliendo/145519/

La fine del mondo...no della coca cola...:)


La fine del mondo Maya del 21.12.2012? La Bolivia vieterà la Coca Cola per “dare inizio a una nuova era”
Il governo della Bolivia ha annunciato ufficialmente l’addio alla Coca-Cola: avverra’ il prossimo 21 dicembre, in occasione del solstizio d’estate, che segna la fine del calendario maya. La scelta della data e’ stata comunicata dal ministro degli Esteri, David Choquehuanca, per il suo valore simbolico: secondo l’esponente dell’esecutivo di Evo Morales, quel giorno si celebrera’ la ”fine del capitalismo” e l’inizio di una ”cultura della vita”. ”Il 21 dicembre 2012 sara’ la fine dell’egoismo, della divisione”, ha detto Choquehuanca durante una cerimonia pubblica insieme al presidente della Bolivia. ”Quel giorno – ha aggiunto il ministro – dovra’ avvenire anche la fine della Coca-Cola e l’inizio del ‘mocochinchè”, una tradizionale bevanda boliviana a base di nettare di pesca.
Non e’ la prima volta che l’esecutivo di Morales dichiara guerra alla tipica bibita ”yankee”: proprio l’anno scorso in Bolivia e’ stata lanciata una bevanda locale, la ”Coca-Colla”, che imita persino nei colori dell’etichetta, oltre che nel nome, il prodotto dell’omonima multinazionale Usa. Una chiara provocazione in risposta a quello che, nel Paese latinoamericano, e’ visto come emblema per eccellenza della temuta globalizzazione. Le sedi dell’industria americana in Bolivia, tra l’altro, nel tempo sono state sottoposte a rigidi controlli fiscali, per invidividuare eventuali irregolarita’. Nelle intenzioni del governo, inoltre, dietro alla sua abolizione ci sarebbe anche la volonta’ di difendere la principale risorsa nazionale, le foglie di coca, alla base di sempre piu’ numerosi prodotti di consumo. Compresa la Coca-Cola ufficiale, anche se l’azienda con sede ad Atlanta non lo ha mai ammesso (nonostante voci contrarie, secondo cui ne vengono importate 180 tonnellate all’anno, soprattutto dal Peru’). Ma l’avversione verso la Coca-Cola non riguarda solo la Bolivia: nel 2005, indios del sud-est colombiano presentarono al mondo la ‘Coca Sek’, che pure si basava su estratti di coca. L’invenzione pero’ venne proibita dal Consiglio internazionale per il controllo dei narcotici (Incb) dell’Onu.

http://www.meteoweb.eu/2012/07/la-fine-del-mondo-maya-del-21-12-2012-la-bolivia-vietera-la-coca-cola-per-dare-inizio-a-una-nuova-era/145757/
Funzionario Ministero della Difesa UK dichiara : gli extraterrestri sono tra noi
Una relazione del 1995 indirizzata al Primo Ministro Tony Blair e ora resa di dominio pubblico dal National Archives, dice il capo del gruppo di studo sul fenomeno UFO sta seriamente valutando che gli alieni hanno visitato la Terra in passato e un gruppo militare occulto, ha avuto modo di studiare le loro tecnologie per poterle usare come armi. Ora, come ha rivelato il Telegraph, un funzionario del ministero che ha chiesto l’anonimato, ha messo in chiaro che ufficialmente non sono mai avvenuti contatti ufficiali con gli Alieni, ma ha spiegato che ” gli spettacolari avvistamenti UFO, non sono di origine terrestre, quindi bisognerebbe determinare quale sia la loro missione  e valutarla come una priorità.” Gli ET dal momento che non mostrano apparenti tentativi di ostilità,  il loro scopo potrebbe essere:
1) ricognizione militare
2) seguire il nostro livello tecnologico e scientifico
3) turismo
La fonte anonima del MOD ha aggiunto: “se i rapporti di avvistamenti UFO sono reali, le navi aliene comunque hanno un range di velocità molto ampia e sono invisibili. Se veramente ci sarà questa possibilità, in futuro, possiamo usare questa tecnologia“.
Redazione Segnidalcielo